poesie vincitrici del 2° concorso di posia "Versi di Vino" 2011


1^ classificata sezione Lingua Italiana

UNA BROCCA DI VINO

Una brocca di vino
in mezzo al rosso dei gerani.
Bevo da solo,
non ho compagnia.
Alzo gli occhi
al cielo ormai scuro
e invito a bere la luna.
Ma non sa bere la luna.
Mi alzo a vagare lento
tra le vigne della collina.
Su, su, sempre più su
fino a sfiorare le stelle.
Ed ecco apparire
nell’incerta bruma notturna,
una impalpabile fata.
Le offro la mia brocca di vino,
si avvicina,
sorride,
poi….
poi il tempo di perdersi ancora
tra i filari ebbri addormentati.
Un sogno dolcissimo
come il vino della mia brocca.
E la luna che non sa bere,
lassù,
fredda e gelosa
Relandini  Mario


2^ classificata sezione lingua italiana

LA  SUA  FORZA

Ho sete di parole
che mi possono
colorare ancora
Anemia dei sensi
Muto abbandono
di ogni emozione
Stravagante idea
di intingere la bocca
nel vino
Soffio la sua essenza
Spargo la sua forza
che a me manca
Non è più nero
il mio inchiostro
E’ luce rossa
che respira
E’ una lente dove il ricordo
della mia storia
non annega
Correvano sui campi verdi
chicchi di sole
e illuminavano l’aria
Sotto la pergola
si arrestava il desiderio
si acquietava la guancia
Tutto era ed ancora è
dentro questo liquido
che mi appaga
Mazzon   Rita


3^ classificata sezione lingua italiana

SOMMELIER

Benvenuti, avete mangiato leggero? Non avete fumato? Niente profumo addosso?

Ho inseguito, caparbia, i miei sogni di bambina,
ho creduto di volare in alto, incontro all’amore
il mio breve viaggio è durato quasi una vita.

Osservate la bottiglia, l’etichetta, il grado alcolico e il livello del liquido

La mia anima hai rapita, il mio corpo allacciato,
nel tuo romitaggio, tra rocce vulcaniche e nebbia,
sono rimasta, ascoltando come un’eco il mio cuore

Controllate la limpidezza, la temperatura, il colore, la fluidità il perlage…

Ho volato in te, nei miei pensieri, controvento,
con le ali tarpate, come un gabbiano ferito;
non ho ancora vissuto giorni miei, pieni, assoluti.

Valutate l’aroma e il profumo: rosa, lampone, resina, cacao, muschio, catrame…

Vorrei andarmene, per non ritornare più, gioire,
Bandire il silenzio, dimenticare; con nuovi occhi
Percorrere terre indecifrabili, sconosciute prode.

Considerate l’amabilità,l’acidità, l’armonia, l’alcol, l’età, il corpo, la morbidezza...

Dalla tua isola, senza faro, senza stelle, senza te
Non sono ancora partita; sulla riva sfioro l’acqua,
Aspetto che un sole caldo sciolga invisibili fedi

Ed ora tenete fermo il bicchiere, poi fatelo girare, inclinatelo, agitatelo, bevete un sorso,  deglutite…..
Basso  Anna  Francesca


1^ classificata sezione Dialetto Veneto


ME  PARE

Me Pare el varda
Drio el vero de un goto
La so vita
El fa finta che la sia rosa
Massa fadiga
El gà stampa nei campi
El ga bisogno de goderse
La so pase, stasera.
Rumina el vento
Drio i scuri
El canta na ninola
Che indormessa le vigne
Me pare manda
Un fiàcussì forte
Che impregna l’aria
Odor de terra, de soe
De graspi che i
Dona tutto
El so sangue rosso.
Me pare el dorme
Con la testa posà sua toa
El lavoro piegà
El par che’el ride
Parchè stanote el vin
Ghe sta contando una fiaba.

Mazzon  Rita

2^ classificata sezione Dialetto Veneto

VIN

Sora le s-ciociole
che tegni da conto ‘l mosto
zuga i moschini ‘mboressè

-Questo le ‘n ano bon -

La luna ‘mbriagona
la ‘giuta el boiar del mosto
e ne l’aria ‘l profumo
de mile arzimi de ua
el va in remengon
a curiosar per le case.

Se sgionfa el cor
de ci ghe credi ancora
al ben delle vegne

Con el bicer pronto
vardo i vesoti
che i ridi da lontan.
Aspeto ‘l primo torbolin.

Sembenini  Giorgio

3^ classificata sezione Dialetto Veneto


HAIKU
El mete alegria
Bevu in compagnia
Un bicer rosso

Zamai   Maria


L’Haiku è una brevissima poesia formata solo da tre versi
Una poesia di concentrazione. Ha caratteristiche molto precise, il primo verso contiene cinque sillabe, il secondo sette sillabe, il terzo verso di nuovo cinque sillabe. Un totale